Sono passati 31 giorni dal quel 26 agosto, un caldo e tranquillo mercoledì mattina in cui con un colpo di forbici abbiamo lanciato la Polisportiva verso il futuro. Il taglio del nastro all’ingresso della Gaming House, lo store situato nella Galleria 3 del Centro Commerciale Le Cotoniere, ha sancito l’inizio di un progetto innovativo e molto ambizioso, nato mesi addietro nelle menti di Pino D’Andrea e Dario Guadagno, e che ha avuto una gestazione più lunga del previsto a causa del periodo di lockdown imposto da marzo in poi. Ora che la fantasia si è tramutata in realtà e la macchina è partita, possiamo fare un resoconto di questo primo mese di attività tra videogiochi, presentazioni di atleti e qualche bizzarra situazione.
Ok, ma che cos’è la Gaming House?
Iniziamo subito col dire che la Gaming House non è solo una tranquilla sede sociale di una polisportiva, anzi non lo è per nulla (tranquilla). Si tratta di uno spazio condiviso con il team di Wonderlab, la società salernitana che offre soluzioni tecnologiche e di consulenza per aziende e P.A., che ovviamente è il nostro partner principale per quanto riguarda lo sviluppo dei vari progetti di comunicazione digitale. Di giorno il tempo scorre tra briefing, telefonate, discussioni sulla pianificazione delle iniziative, attività di infopoint sulle discipline della polisportiva (principalmente riguardo i settori giovanili) e ogni tanto passa qualcuno dei Foxes per lasciare un saluto o approfittare delle postazioni desktop. Gli atleti Guiscards (soprattutto i nuovi) vengono intervistati e fotografati nello spazio “overthefox”, ovvero la parete destra dove campeggiano le gigantografie di Eleonora Troncone per il team volley e Davide Saggese per il team calcio. Al centro della stanza, si colloca l’area Web TV dove prenderanno vita i talk show della Polisportiva, con tanto di tribunette ai lati per far accomodare di volta in volta gli ospiti delle trasmissioni (molti ricorderanno l’anno scorso le simpatiche chiacchierate nel talk “Alle 7 in Puntella” condotto da Fabio Setta). Sulla sinistra poi, le postazioni PC corredate di monitor adatti al gaming e cuffie d’ordinanza, e ci sono anche 3 playstation per completare l’offerta di videogames disponibili.
E allora armiamoci di joypad e giochiamo!
Nemmeno il tempo di inaugurare la Gaming House, che già i ragazzi dello staff eSports della Polisportiva erano pronti con il primo evento open. Eh sì, perché se di giorno come dicevamo prima la routine dello store è tutto sommato prevedibile, al calar della sera avviene un’autentica trasformazione! In pratica dal lunedì al venerdì, dalle ore 18:00 alle ore 21:00 (il sabato e la domenica continuativamente dalle ore 10:00 alle 22:00), l’accesso all’area gaming si spalanca per tutti i visitatori del Centro Commerciale Le Cotoniere. Grandi e piccini, giocatori esperti e principianti incerti, chiunque può giocare liberamente (e gratuitamente) con i titoli a disposizione sia sulle postazioni desktop che sulle playstation. Il nostro staff vigila ed è pronto ad offrire supporto, spiegare le dinamiche dei giochi, condividere esperienze e svelare qualche trucchetto sempre molto utile. Gli eventi si concentrano principalmente nel fine settimana, quando lo store è totalmente in mano ai videogiocatori, e in questi primi 30 giorni i visitatori hanno avuto l’opportunità di conoscere meglio titoli come Fortnite, Call Of Duty, OverWatch, Fall Guys, Hearthstone, League Of Legends e Legend of Runeterra.
Parole d’ordine: formazione e divulgazione
Tra i progetti più ambiziosi della Polisportiva Salerno Guiscards c’è sicuramente quello che riguarda la e-Sport Academy (ne abbiamo parlato in questo articolo), un’idea innovativa che anticipa i tempi e conferma l’impegno nelle tematiche sociali e nel terzo settore, tanto caro soprattutto alla dirigente responsabile Marta Peruzzini. In pratica, l’intenzione di Pino D’Andrea e Dario Guadagno è quella di creare veri e propri percorsi formativi sulle tematiche videoludiche, coinvolgendo esperti di diversi settori per dare al progetto un approccio quanto più interdisciplinare possibile. Tradotto: i videogiochi rappresentano una realtà importante e in costante crescita di popolarità specie tra i giovanissimi, perciò bisogna insegnare ad avere un approccio corretto, disciplinato, a giocare sia singolarmente sia costruendo un team che coopera per il raggiungimento di un obiettivo. I videogames non vanno demonizzati, una tendenza presente a volte nei pensieri di chi ha qualche capello bianco in testa; vanno compresi nelle diversità e nelle opportunità che offrono, come ad esempio la facilità di allargare la propria cerchia di amicizie oppure di confrontarsi con player da tutte le parti del mondo (fenomeno diffusissimo nelle situazioni di gioco online). Occorre insegnare anche il valore del tempo, la risorsa fondamentale di ogni essere umano, una fonte di ricchezza infinita se sfruttata nel modo migliore. In questa direzione vanno le giornate di coaching già realizzate sui giochi più importanti, e ci sono già in programma eventi molto formativi.
Creare squadra e fare rete sociale
Sull’argomento team building potremmo scrivere interi manuali, lo diciamo senza presunzione ma consci del lavoro che svolgiamo quotidianamente. Guardando alle squadre di calcio, volley, calcio a 5 e ai settori giovanili, senza dimenticare pattinaggio e tiro con l’arco, i risultati più importanti che otteniamo sono quelli sulla coesione del gruppo. Che poi spesso determina effetti molto positivi dal punto di vista delle prestazioni agonistiche. Questi princìpi fondanti della Polisportiva sono riversati pari pari nel mondo degli eSports, con i ragazzi del team impegnati a diffonderli quindi anche nelle sessioni di coaching che vengono periodicamente programmate alla Gaming House. Si insegnano le regole del gioco, si elaborano turnazioni alle postazioni per consentire a tutti i visitatori di giocare, si condividono i trucchetti, si fanno nuove amicizie implementando la propria rete sociale. In pratica la perfetta unione tra mondo reale e virtuale.
In conclusione: un punto di partenza ma di strada ce n’è da fare
Insomma c’era tanta attesa e curiosità di vedere aperto lo store all’interno del Centro Commerciale Le Cotoniere. I primi riscontri sono più che favorevoli, tanti gamers cominciano a ruotare nell’orbita, nascono nuove amicizie e cresce l’interesse anche in chi ha poco a che fare (per ora) coi videogiochi. C’è tanto da lavorare per mettere a punto il progetto e-Sport Academy, ci sono idee in cantiere per nuovi format da Web TV, c’è il canale Twitch da far decollare, c’è qualcosa da migliorare anche sulla comunicazione rivolta agli avventori del Centro Commerciale. In questi 31 giorni alla Gaming House abbiamo registrato diversi siparietti e richieste buffe, da chi sperava in un Internet Point a chi pensava si trattasse di un centro scommesse. Cose divertenti e a volte un po’ strane tanto da meritare un articolo a parte (praticamente un focus affidato alla penna di Annalaura Ruopolo che puoi leggere qui), ma in fin dei conti anche la condivisione di un sorriso è una delle attività fondamentali della Polisportiva.